L’uomo che amava troppo – parte 3

Ho conosciuto Diana in un collettivo di autodifesa contro la repressione. Di solito, dopo le riunioni, mi accompagnava a casa con la sua automobile e mi faceva parlare; mi scoprii con piacere a raccontare di me, e mi sembrava una cosa strana perché di solito erano gli altri che si confessavano. Mi colpiva – e ancora oggi mi colpisce – la forte capacità intuitiva di questa persona: riusciva a far emergere le cose che si nascondevano dietro le mie parole, perché io avevo ancora un certo imbarazzo a lasciarmi andare, la conoscevo appena. Leggi tutto “L’uomo che amava troppo – parte 3”

L’uomo che amava troppo | parte 2

Torno alla storia del mio club. Era un luogo molto spettacolare e molto frequentato, con un palcoscenico per esibizioni di cabarettisti e cantautori – vi sono passati tanti nomi famosi -, bar, biliardo, biblioteca e sala di lettura. Venivano gli artisti, venivano gli attori del Piccolo Teatro. Ma la sua caratteristica era che su tremilaottocento iscritti, ben duemilaquattrocento erano donne, di varie fasce sociali, dalle commesse della Standa a persone affermate in diverse professioni. Nel club io mi occupavo di molte cose, anche delle pubbliche relazioni: ero un personaggio in vetrina. Mi trovai così al centro di un gioco di seduzioni che io gestivo come se avessi molto vissuto, come se conoscessi tutto e tutti; in realtà era una grande recita per appropriarmi di questo mondo delle donne. Leggi tutto “L’uomo che amava troppo | parte 2”

Fantascienza come sistema

Antonio Caronia | (Linus dicembre 1983)

In un recente convegno (Teoria dei sistemi e razionalità sociale, Bologna, 21/22/23 ottobre 1983) si è parlato da molti punti di vista e con grande passione dello stato delle scienze sociali oggi, in relazione al nuovo paradigma della cosiddetta “teoria dei sistemi” introdotta in sociologia principalmente ad opera di Niklas Luhmann. Non sono sicuro di aver capito bene tutto quello che ho ascoltato, perché non sono né filosofo né sociologo, ma alcune cose mi sono sembrate interessanti, il concetto di sistema, ha spiegato a un certo punto Luhmann nella sua introduzione è di tipo “autoreferenziale”, intanto perché la descrizione di un sistema è essa stessa un sistema, ma anche perché, in un senso più specifico, è il sistema stesso a produrre gli elementi di cui è costituito. Leggi tutto “Fantascienza come sistema”

Metrature del presente: Primo, Antonio e una chiave a brugola

di Officina Multimediale

Sinossi

World’s First Minicomputer Kit to Rival Commercial Models…
“Altair 8800”
Gennaio 1975, uscita di Popular Electronics.
Paul Allen, dopo aver visto in edicola la copertina con kit a basso costo ne acquistò una copia e corse nel dormitorio di Harward dove risiedeva il suo amico Bill Gates. Contattarono l’azienda che l’aveva ideato per proporre il loro nuovissimo prodotto: un interprete per il linguaggio Basic basato sul microprocessore dell’Altair 8800. Leggi tutto “Metrature del presente: Primo, Antonio e una chiave a brugola”

La comunicazione antagonista: processi organizzativi

Primo Moroni | (Alfabeta n. 5 settembre 1979)

Per le analisi sull’editoria alternativa e antagonista da parte di Primo Moroni vedi anche:

– P. Moroni e B. Miorelli, Dieci anni all’inferno, Storia dell’altra editoria https://www.dinamopress.it/news/dieci-anni-inferno-storia-altra-editoria/

Vi è un passaggio nell’articolo di Maria Corti in cui, e questo e questo è straordinario per un’esterna, viene centrato perfettamente il problema di come collocare e interpretare il fenomeno dell’editoria alternativa (o marginale, o antagonista, o militante, ecc.) e cioè quando si dice che questi testi editoriali “non provengono dal ‘basso’, non denunciano la subalternità sociale, bensì un rifiuto sociale di cui si fa simbolo e modello esemplare la vicenda narrata, il testo scritto”. Leggi tutto “La comunicazione antagonista: processi organizzativi”