La mostra

Con Primo Moroni e Antonio Caronia è stata una mostra ad ingresso gratuito, con tre giorni di attività, ospitata dalla Fondazione MUDIMA dal 31 maggio al 29 giugno 2018 e curata da G. Spagnul e M. Bello.

// LA MOSTRA //

“Con Primo Moroni e Antonio Caronia” non è una mostra artistica né, tantomeno, un’esposizione di materiali eterogenei dedicati alla memoria di due dei protagonisti della sinistra rivoluzionaria degli anni Settanta e oltre, ma è un prodotto del lavoro militante antagonista alla farmacopea anestetizzante, che domina il panorama del mondo culturale-artistico contemporaneo, di due semplici operatori della ricerca visiva. Riconosciamo nel nostro lavoro i debiti con il “noi” collettivo, in cui si è formata la nostra pratica creativa che ci ha tenuto sempre a debita distanza dalle lusinghe del mercato sacrale dell’arte, ma al contempo rimarchiamo le nostre responsabilità individuali di artefici di un prodotto creativo. Accettando la sfida che la modernità costantemente produce cerchiamo anche di non rinunciare a ciò che del passato la vita mantiene ancora operante. Ringraziamo la fondazione Mudima che ha avuto il coraggio di ospitare un prodotto culturale a lei affatto estraneo che permette alla città di Milano di ricordare Primo Moroni e Antonio Caronia nel loro complesso lavoro per rendere a questa metropoli, votata all’innovazione coatta, più difficile il sonno ristoratore. Le opere qui esposte comprendono un vecchio rotolo, lungo una decina di metri, di collage (esposto la prima volta nel 1999 al Centro Sociale Leoncavallo) che racconta le “gesta” di quell’orda d’oro calata sulla città negli anni Settanta ad opera di Nanni Balestrini e Primo Moroni; una serie di tavole digitali, sedici strisce di fumetti (Nuvole marziane) che esemplificano le lezioni di un cattivo maestro, Antonio Caronia, all’Accademia di Belle Arti di Brera, oltre a altri collage, montaggi e vari materiali ancora. Confidiamo che tutto questo, insieme alle iniziative collaterali (di cui al programma) possa essere d’aiuto a un auspicabile lavoro per l’appropriazione di due strumenti in più per la nostra cassetta degli attrezzi collettiva: con Primo Moroni e Antonio Caronia.