di A. Caronia, Linus, settembre 1981
Quanto bisogna prenderla sul serio, questa fantascienza, e quanto riderci sopra? Fate bene a diffidare di domande di questo tipo, perché la stessa cosa si può domandare (retoricamente) della letteratura in generale. Se ci siamo permessi di porla, è proprio perché crediamo che la fantascienza sia quasi l’unico modo possibile di scrivere oggi, come abbiamo sostenuto in sedi più o meno serie di questa. E anche perché da poche settimane si trova in libreria un testo singolarmente in sintonia con la domanda in questione: Il labirinto magico di Philip J. Farmer (ed. Nord) che altro non è se non la attesissima conclusione del suo famoso ‘ciclo del fiume’, uno dei pochi titoli degni di nota in un anno fantascientifico abbastanza deludente, insieme magari con l’antologia, Il mondo di P. J. Farmer, edito sempre dalla Nord. Leggi tutto “Un’ambigua utopia nel fiume della finzione”