Il tempo del dopo è cominciato.
Esso si presenta come un deserto di cui non vediamo la fine. La sconfitta che il movimento di liberazione oggi conosce non è il prodotto della repressione. Il movimento non può essere sconfitto dalla repressione, ma solo dalla sua propria incapacità di comprendere le forme nuove del reale, il mondo delle nuove forme di vita. Dei nuovi scenari dell’immaginario. La repressione viene dopo, quando il movimento è sconfitto. E la sconfitta dobbiamo guardarla in faccia, per poi andare oltre, senza piagnistei. Leggi tutto “La traversata del deserto”