di Giuliano Spagnul
Nelle otto tesi sulla turistificazione, un dossier a cura della redazione bolognese di InfoAut (1) si evidenzia il bisogno di non assumere il turista come controparte in quanto è necessaria “una distinzione chiara tra lo sfruttamento del turismo nel segno della rendita e la legittima volontà di conoscenza di altri luoghi da parte di tutti e tutte noi.” Preoccupazione più che legittima se si pensa alle tante invettive che il vituperato animale turistico si trova a ricevere sulla propria testa; (2) come se tutti noi, fuori dai nostri confini (di quartiere, città, nazione) non diventassimo , nostro malgrado, altrettanto turisti per gli altri. Comunque sia, alcune domande in più sul turista, su questa figura di fine millennio e di fine del mondo occorre farsele. Fine del mondo innanzitutto come fine del mondo sconosciuto: ogni luogo è ormai stato visitato, esplorato, mappato fin dall’alto dei cieli, letteralmente.